La prima regola della scrittura è scrivere o di ciò che si conosce, perchè appunto si conosce l’argomento, o di ciò che non si conosce, previa documentazione e informazione sull’argomento trattato.
Io che scrivo per diletto e non perchè sono brava e capace, scriverò in questa sezione man mano che imparerò e acquisirò conoscenze sull’argomento.
Il titolo di questa sezione mi è stato inconsapevolmente suggerito da un caro amico, quando ho annunciato che, oltre a essere grassa come al solito, ero in dolce attesa. Dopo gli auguri del caso, si è raccomandato di non diventare una mamma che usa il passeggino come un ariete. Donne che sicure degli effetti sulle caviglie e stinchi delle persone circostanti, sfruttano il potente mezzo del pargolo al fine di farsi spazio nel mondo.
Spero di non diventare una rallysta del passeggino, ma nella vita non si sa mai e bisogna tener ben presente quello che si vuol usare come esempio ma anche ciò che non vorremmo mai fare. Al momento sto imparando a essere mamma e questa strana e complessa esperienza ,vorrei condividerla con voi.
Non sono un’esperta, la Tata Lucia della situazione. Sono una neomamma che si scontra con la realtà delle avventure e disavventure, che un pancione e l’acquisto di un quadriciclo adibito al trasporto di nanetti comporta.
Se siete in attesa, avete un pancione che non vedete più le punte dei piedi o un pancino che sembra solo che abbiate mangiato come maiali, sappiate che le persone che sono già genitori non vi diranno tutto. Vi nasconderanno informazioni a dir poco basilari. Sì ok sapete già che sarà durissima, non dormirete, avrà più vita sociale l’anziano di 84 anni che abita accanto a voi, casa sarà meno ordinata di quando avete fatto il trasloco e altre decine di situazioni che andranno dal preoccupante al terrore puro. Nessuno, proprio nessuno vi dirà quello che in questa sezione vi svelerò.
Cercherò di aprirvi gli occhi su cose che le altre mamme non vi rivelano,perchè le sottovalutano o perchè vogliono mettere alla prova la vostra capacità di sopravvivenza.
Spero di esservi d’aiuto.
Siete pronte?