Bestie da ufficio.- Il caso di cronaca.-Capitolo quattro.

Mi chiedo se nella savana gli animali che vi abitano, hanno lo stesso punto di vista. Credo di no, poiché il leone vede nella zebra un pasto succulento e invece la zebra vede nel leone una morte improvvisa. Forse per lo stesso principio, le Homo-piegate non sono in grado di avere una sola visione di ciò che accade, anche quando l’avvenimento è oggettivo.

La dimostrazione di questa teoria si ha quando in ufficio qualcuno domanda ai presenti:

Prussia: “Avete sentito cos’hanno detto ieri sera al TG?”

Quattro, cinque volti fissano Prussia. Lei si sente spronata a riportare la notizia, per erudire le sue compagne d’ufficio. La stessa notizia, una volta svelata, è stata sentita da tutte le impiegate, ma ognuna di loro ha una versione differente. Questo non si spiega. Tutte hanno guardato lo stesso telegiornale, allo stesso orario. Non stiamo parlando di interpretare una canzone, un testo. Tutto parte dall’omicidio di una persona avvenuto in un determinato paesino, compreso in una determinata provincia.  Tutte ignorano il nome del paesino, ma sembra che sia in provincia di Alessandria, ma volendo può essere traslocato in provincia di Torino o in alternativa anche al Sud.  Inizia la ricostruzione dei fatti.

Prussia: “In pratica un uomo di quarantasei anni, ha ucciso la moglie accoltellandola e non se ne conosce il motivo.”

Mariastella: “L’ha uccisa perché lei l’aveva scoperto con l’amante…”

Charlie: “No, non aveva l’amante. Si era lasciato da poco dalla moglie, ed era fidanzato con un’altra donna.”

Rosa: “Io ho capito che lui aveva l’amante anche quando era ancora sposato.”

Carla: “Infatti, i vicini hanno detto che frequentava questa donna da tanto tempo.”

Nunzia: “Ma non erano separati da anni?”

Carmela.: “No, ma che dici. Avevano un bambino di quattro anni.”

Carla: “Eh, vabbè erano tipo due anni che si erano separati.”

Prussia: “Sembra che avesse anche un altro figlio da una storia precedente, che era finita perché si drogava.”

Rosa: “Sì, sì. Era stato anche in un centro di recupero per tossici.”

Nunzia: “Beveva, non era drogato.”

Prussia: “E’ uguale!”

Gertrude: “Non è uguale, non si possono cambiare le informazioni così come se nulla fosse!”

Un fatto di cronaca può arrivare ad avere decine di sfaccettature diverse, nonostante alcune piegate riportino esattamente le parole del TG. Tutte hanno ascoltato la notizia, e dopo una discussione in ufficio, si avranno circa quindici, venti omicidi diversi accumunati dal nome della vittima o dell’assassino.

La sera, davanti alla televisione avrete un piccolo déjà-vu: la giornalista di turno, inizierà a parlare del  caso di cronaca del momento che ha sconvolto l’opinione pubblica e, di seguito, avrete solo una certezza: quella che state ascoltando non è la notizia di cui si parlava in ufficio. Attenzione a non commettere un errore madornale: dimenticare il nome dell’assassino o della vittima. Questi due nomi sono gli unici punti cardine della notizia. Vengono ripetuti talmente tante volte durante i servizi del telegiornale che nel tempo, diventeranno familiari come quello di un parente o un vicino di casa. Nel proseguimento delle indagini, le incongruenze nei racconti delle Homo-piegate  continueranno e aumenteranno in modo esponenziale.

L’aspetto curioso della capacità giornalistica delle Homo-piegate , è che nonostante abbiano problemi nel memorizzare effettivamente cosa sia accaduto, sono in grado di elencare i casi di cronaca degli ultimi dieci anni anche in ordine alfabetico del nome della vittima o dell’assassino.  Forse come gli elefanti hanno una memoria molto sviluppata per il ricordo dei defunti.

 

Bestie da ufficio.- Il caso di cronaca.-Capitolo quattro.ultima modifica: 2019-07-21T18:32:25+02:00da D8_85
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