2- Una ragazza dolce dolce dolce.

Oggi sono in stazione in anticipo, mentre il treno è in ritardo di cinque minuti. Uffa, leggo un po’ mentre aspetto.

Seduta accanto a me c’è una ragazza magra magra, con un viso quasi angelico, caschetto castano chiaro con un riflesso quasi biondo.

Jeans, maglietta bianca, una borsa nera, insomma la tipica vicina di casa, brava e bella….e…OH MIO DIOOOOO…OH MIO DIOOO…con un tatuaggio orrendo sul braccio destro.

Forse dovrei dirle “Scusa per caso ti sei accorta che hai un tatoo orrendo sul braccio???””.

Sarà sicuramente uno di quelli adesivi che dopo dieci giorni di docce prolungate con acqua bollente e strofinate continue con la spugna delle pentole viene via. Come quelli che uscivano in regalo nelle patatine negli anni novanta.

Allungo l’occhio voglio vedere meglio. Fingo di leggere, mi volto un po’ verso di lei con il libro tra noi. In realtà i miei occhi sono sul suo braccio come gli occhi di un uomo sul una bella scollatura.

Oh cavoli, sembra vero. Un tatuaggio di quelli che una volta fatto, te lo tieni per la vita.

Una ragazzina tanto carina, con tatuato sul quel braccetto magro magro: un muffin con tanto di panna e ciliegina. Vorrei tanto conoscere che significato ah per lei.

È il tuo dolce preferito?

Sei diabetica e questo ti ricorda di stare attenda a ciò che mangi o a ciò che non potrai mangiare mai?

Sponsorizzi l’azienda di famiglia che produce dolci?

Non capisco…

Io potrei tatuarmi una coppa di mascarpone con cioccolato fuso?

Una fetta di crostata?

Se si può optare  per il salato, vorrei tatuarmi una pizza tonno e cipolla oppure un bel piatto di carbonara..

È arrivato il treno.

Salgo.

La Signorina Muffin si siede accanto a me.

Fingo di continuare a leggere, è un ottimo alibi per osservare il mondo che mi circonda, senza rischiare di esser scambiata per una guardona, anche se effettivamente lo sono. Tecnicamente leggo, ufficialmente “sguiccio”, sbircio.

L’opera d’arte sul braccio è anche colorata, il rosso della ciliegia e il marroncino del contenitore del muffin.

Forse era più carino un bel Pan di Stelle (non si tratta di pubblicità occulta).

Carino un cerchio con undici stelline, magari la gente guardandolo avrebbe potuto pensare:“Uno scorcio di cielo estivo stellato…che romantica”, poi vabbè se te sei amante dei Pan di Stelle mica lo sanno tutti.

Siamo quasi a Bologna.

Chissà dove va la mia amica Muffin, all’università?

Forse fa la pasticcera e il tatuaggio è una sorta d’onorificenza al suo lavoro. In questo caso avrebbe un senso, una pasticcera che si tatua un dolce sul braccio, questo spiegherebbe tutto.

Mi sorge una domanda.

Terrificante.

Ho quasi paura a porgermela.

Ma la Signorina Muffin ha altri tatuaggi sul suo corpicino?

Che ne so, una bella torta nuziale sulla schiena?

Ti prego dimmi che non hai dei Bigné sparsi per il corpo.

Una ciambella allo yogurt con il buco, intorno all’ombelico?

Una bella cassata siciliana o un panpepato ferrarese all’altezza dei reni?

Il mio cervello questa mattina è stranamente attivo. Mi pongo una seconda domanda: ma se uno va da un tatuatore e chiede di fare un tatuaggio, lui non ha il dovere morale o legale di impedire ad alcune persone di tatuarsi delle schifezze del genere addosso??

Ipotizziamo una situazione inverosimile o al confine con la realtà. Faccio un esempio.

Un giorno io sono ubriaca.

Entro in un negozio dove fanno i tatuaggi e piercing.

Parlo con il Signor Tatuatore.

Lui sostiene che può farmi qualsiasi cosa io voglia. Sempre nel campo della decorazione corporea, non fatevi strane idee.

Ricordo a tutti che sono ubriaca.

In un momento del genere non rispondo delle mie azioni.

Per questo motivo chiedo: una rana.

CI RENDIAMO CONTO STO CHIEDENDO DI TATUARMI UNA RANA SUL BRACCIO DESTRO.

Questa non può essere la realtà. Sicuramente.

Vi devo confessare che io non ho problemi con nessun animale. Uno scarafaggio mi passeggia accanto, non mi crea problemi. I ragni che trovi per casa durante le pulizie di primavera, li prendo e li metto fuori dalla finestra per renderli liberi di fare campeggio senza occupare illegalmente il mio appartamento. Insomma gli animali che comunemente non piacciono a me non disturbano più di tanto. Le rane io le eliminerei dai libri di scienza. Queste masse gelatinose che possono saltarti addosso in ogni momento, minando alla tua sanità mentale e fisica, mi terrorizzano. Mi sta venendo la pelle d’oca solo a scriverne.

Fatto sta che ubriaca, chiedo una rana.

Il gentile Signor Tatuatore, rispetta la regola che il cliente ha sempre ragione, anche se fuori di testa. In un attimo mi marchia a fuoco come si fa con le chiappe delle mucche prima per l’alpeggio, ma le mucche hanno un simbolo, anche carino a volte e di certo con un significato. Io mi ritrovo con una rana verde, con gli occhi spalancati, sul braccio destro.

In questo caso il Signor Tatuatore dovrebbe avere un ruolo istituzionale, di guida spirituale e impedire che ragazzine brave e carine, si marchino un enorme Muffin sul braccio, o una rana.

Arrivo a Bologna.

Scendo.

P.S. a tutti i tatuatori che leggeranno queste pagine: se dovesse presentarsi da voi una certa Tatiana, di trentacinque anni, in stato confusionale o ubriaca vi prego NON TATUATELE UNA RANA.

Uno scarafaggio, una cimice, un vermiciattolo ma non una rana. Grazie.

2- Una ragazza dolce dolce dolce.ultima modifica: 2016-06-06T08:21:35+02:00da D8_85
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