Dimmi di dove sei e ti dirò, quanto devi aspettare per fare il bagno!!!

Anche Ferragosto è andato. Sopravvissuti?

Montagna, mare, casa di amici, città d’arte, viaggio all’estero, casa in campagna. Ognuno avrà scelto quello che preferisce. Le statistiche dicono che la maggior parte degli italiani sono al mare.

Che bello, tutti insieme con parenti, amici e bambini in spiaggia a giocare.

Alcuni bambini possono anche fare il bagno nel pomeriggio, non tutti. Una buona parte di loro devono attendere.

Cosa?

L’allineamento dei pianeti alle ore 1430, in corrispondenza di un paesino delle compagne cinesi, dove una signora di almeno 71 anni, sta stirando magliette a maniche lunghe di colore bianco. Solo allora si può fare il bagno.

No dai scherzo, non è così complicato.

Leggendo questo articolo sembra un pochino più semplice capire se

Bisogna aspettare tre ore prima di fare il bagno dopo aver mangiato.

Mi sono tornati alla mente tanti, tanti ricordi. Quando ero piccola, fare il bagno dopo pranzo era una richiesta naturale per noi bambini, che affrontavamo la giornata campale per raggiungere il mare, solo per quello. Per gli adulti invece, era più pericoloso che andare in Africa, a caccia di coccodrilli con una cintura fatta di salsicce. Stessa probabilità di morte.

Le domeniche d’estate si partiva dai monti abruzzesi e dopo circa un’ora si arriva a Pineto. Si partiva in carovana, come il circo. Almeno tre auto colme di parenti, amici e cibo. Tavoli, cocomeri, wafer (fru fru in abruzzese), ombrellone, lettini, una ventina di teli da spiaggia, sedie pieghevoli, carte, cruciverba, radio, lettino gonfiabile, giochi per fare i castelli di sabbia. Tanto tantissimo cibo come se ci attendesse una settimana di spedizione scientifica in Cambogia. Tutto perfettamente incastrato in auto, insieme a noi umani. In caso d’incidente non ci saremmo fatti nulla, il cibo morbido avrebbe ammortizzato l’urto e il cibo duro avrebbe costituito una corazza.

Era più il tempo che si impiegava a preparare il cibo il sabato pomeriggio, a caricarlo in auto la domenica mattina alle sette, a scaricarlo la domenica mattina alle 830 circa, che il tempo trascorso in acqua.

In base alle proprie tradizioni alimentari e familiari, il bagno in mare, risulta essere un traguardo a volte complicatissimo da raggiungere.

I bambini di oggi però sono fortunati, sono agevolati dal dilagare di vegani, attenti alla linea anche il giorno del proprio matrimonio, intolleranti a qualsiasi cosa sia commestibile e altre varianti d’insofferenza al cibo.

Mi viene da pensare che i figli dei milanesi doc, se esistono, che sono attenti alla linea tutto l’anno, vanno al mare e mangiano qualcosa di leggero.

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con tante verdurine, che nel giro di venti minuti l’hai digerito e puoi andare in acqua tutto il pomeriggio.

I genovesi, famosi per la loro parsimonia, portano un etto di prosciutto cotto, qualche grissino e una pesca per sfamare una famiglia di cinque persone. La loro leggendaria parsimonia, non li abbandona mai e permette a tutti di pranzare direttamente in acqua.

Nel mondo i bambini milanesi, genovesi, vegani, intolleranti al lattosio e ciliaci alle 13:30 sono di nuovo in acqua dopo venti minuti di pausa pranzo.

Sulla spiaggia una fila di bambini, li osserva con occhi pieni d’invidia.

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Sono le 14 e hanno appena finito di mangiare. Potranno andare in acqua intorno alle 18, alle 18:15 devono uscire per andare a casa. Attendono il loro quarto d’ora di gloria, con la stessa ansia di un’atleta che attende, per quattro anni, la prossima edizione delle olimpiadi.

Loro sono i figli dei siciliani riempiti di arancini, melanzane fritte, anellini al forno.

Gli abruzzesi hanno pasta con il sugo di pecora, qualche quintale di formaggio e pane casereccio con le patate e per contorno verza con le cotiche.

I napoletani hanno teglie di pasta al forno ormai vuote, qualche avanzo di pastiera e i babbà erano solo una trentina, troppo pochi.

Le mamme non fanno altro che ripete alla propria prole:

“Mangia, mangia che il mare stanca. Corri tutto il giorno, devi mangiare qualcosa. ”

Il bambino obbedisce e mastica anche le posate di plastica.

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Pensa: “Se sono bravo e mangio tutto, poi non può vietarmi di fare il bagno.”

Ma il bambino inesperto, non sa che i sei metri di tavolini pieghevoli apparecchiati come a Natale, due ore di pranzo con otto portate, quindici parenti che stanno preparando le carte per fare un torno di briscola con i bagnanti presenti nei sei chilometri di spiaggia circostante, ostacoleranno i suoi desideri.

Bambino: “Mamma vado a fare il bagno!!!”

Mamma e tutti i parenti in coro: “Ma che sei matto? Vuoi morire? Devi aspettare di digerire altrimenti ti viene una congestione e muori all’istante!”

Bambino. “Quanto devo aspettare?”

Mamma e tutti i parenti in coro: “Non ti preoccupare, te lo diciamo noi quando puoi andare in acqua.”

Bambino: ” Ma ora cosa faccio mentre aspetto?”

Mamma e tutti i parenti in coro: ” Mettiti sul lettino e dormi un po’, riposati che sei stanco.”

Adulti, ascoltate. I bambini non sono stanchi dopo una mattinata in spiaggia. Lo siete voi che avete preparato un catering da matrimonio per una giornata al mare. Poi se i bambini sono stanchi,crollano e si addormentano dove capita. Se stanno scalpitando, non sono stanchi.

I bambini siedono sul lettino, guardano i vegani, milanesi e genovesi giocare in acqua e pensano:

“Quando sarò grande deciderò io quando andare in acqua, ci starò tutto il giorno. Mi trasferirò a Milano e diventerò un vegano ciliaco intollerante ai latticini”

Ovviamente non sanno che da adulti, quando avranno dei bambini ripeteranno le orme dei propri genitori, salvo la realizzazione di conversioni alle categorie sopraelencate. Non diciamoglielo, lasciamoli sognare mentre digeriscono.

Ho rivisto il monologo di Enrico Brignano sull’argomento? A me piace un mondo!!! Ve lo consiglio!

Un consiglio, da figlia che attendeva ore sulla spiaggia per fare il bagno, e che in età adulta non ama il mare. Forse proprio a causa di quella sensazione di stare lì ferma, a perdere tempo.

Genitori, fate mangiare qualcosina di leggero a pranzo ai piccoli, così possono sguazzare, mangeranno la sera.

Di certo è più alto il pericolo di congestione, che il pericolo di morte per fame per un pranzo leggero.

Bambini ascoltatemi: quelle ore passate a pensare “Ma la mia pancia sta digerendo?” vi sembrano lunghissime, un po’ lo sono, bisogna essere obiettivi. Tranquilli però, l’estate torna sempre e più diventate grandi, più imparerete a mangiare poco a pranzo e tanto la sera!

Buone vacanze e buon mare a tutti, grandi e piccini.

Dimmi di dove sei e ti dirò, quanto devi aspettare per fare il bagno!!!ultima modifica: 2016-08-16T09:17:47+02:00da D8_85
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