Chi trova Bibliotè, trova un tesoro.

Avete visto, cosa c’è da un pochettino di tempo a Imola?

No?

Dai…è un piccolo angolo di paradiso. Piccino, curato, accogliente come casa propria, fascinosa come un castello tra le montagne.

Gianni e Alberto hanno aperto Bibliotè.

Sù, sù applaudite, i baldi giovani se lo meritano!!

Un luogo di perdizione ma perfetto, per coloro che amano i libri e hanno la necessità di avere la scusa di dover comprare un tè particolare e viceversa. Amanti dei libri e amanti del tè, questi due ragazzuoli vi danno anche la scusa, per giustificare la vostra dipendenza.

Calma, calma. Lo so che state immaginando una scena tipo questa:

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e starete pensando: ” Ok il libro, ma il tè ad agosto proprio no…”

Ottusi, siete degli ottusi.

Ok lo confesso, anche io ho pensato la stessa cosa, ma poi sono entrata in quel negozietto, che affaccia sulla piazza, ed è cambiato tutto.

Funziona così: tu entri e per una strana reazione fisica-chimica-spazio temporale ti sembra di essere in un negozietto della Provenza, anzi no; in un paesino delle campagne inglesi. Certo il tè è solo inglese, nella nostra ignoranza, mica stiamo parlando di baguette.

Uno spazio piccolo, talmente intimo che ti ritrovi in braccio a Gianni e Alberto, che ti accolgono con una gentilezza disarmante.

Sei autorizzato a curiosare, chiedere, leggere un po’.

I libri che trovate in questo scrigno sono tutti ben selezionati. Insomma non troverete Cinquanta sfumature di grigio. Ci sono fumetti o graphic novel, come si chiamano oggi (ringrazio Gianni che mi ha insegnato questo nuovo termine), romanzi, libri di cucina, i classici illustrati (come Alice nel paese delle meraviglie) e tanto tanto altro.

Guardate, questo è solo un’assaggio di quello che potete trovare da Bibliotè :

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Dopo mezz’ora che hai toccato tutti i libri, letto gli ingredienti dei vari tipi di biscottini che vendono, adocchiato almeno dieci quindici ottime idee per fare regalini tra tazze, marmellate, caramelle, teiere, infusori per te (alcuni raccapriccianti come uno a forma di Titanic da far galleggiare nella vostra tazza e poi riporre sull’apposito iceberg che fa da supporto), ti senti in obbligo a comprare qualcosa. 

Quest’obbligo lo sentirete solo la prima volta, dopo diventerà una piacevole necessità.

Allora chiedo un po’ di tè. Domanda più stupida non c’è, perchè ovviamente Gianni ti chiede:

“Vuoi un tè o un infuso? Caldo o freddo? Fruttato? Vaniglia? Cannella?”

In quel momento, mi sono sentita più in imbarazzo che durante una visita ginecologica.

Alberto, notando la mia ignoranza sull’argomento tè, arriva in mio soccorso e inizia ad aprire qualche contenitore e a farmi sentire l’odore.

Ogni vaso che viene aperto apre un mondo. Odori, colori e ingredienti. Sembra di essere davanti al lavoro di un’alchimista. Un vaso fa innamorare il tuo amore platonico di te, con l’altro uccide il peggior nemico che hai, con un altro ancora ti fa fare un viaggio in giro per il mondo.

Alla fine scelgo Farandole, ottimo da bere freddo, con le fragole all’interno. Ricorda gli odori della primavera, mixati alle sensazioni provocate da una fetta di torta alla frutta, fatta in casa. Una goduria.

Ora riuscite a immaginare questo?

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A questa immagine aggiungete un profumo pazzesco, che invade tutta casa, alla faccia dei deodoranti per ambiente inventati in laboratorio.

Insomma dovete andarci. Fidatevi.

Voglio però essere obiettiva, e dirvi anche cosa manca in questo negozio, perchè non è perfetto: mancano i tavoli, con le sedie, per bere e leggere sul posto.

Mi sono chiesta perchè non l’avessero studiata come sala da tè, ma ho trovato subito la risposta a questa mia stupida domanda.

Il locale non avrebbe più l’abitabilità: troppe persone non possono avere il domicilio nello stesso posto.

Immaginate la gioia che scompare dal volto di alcuni uomini, che pensano che la moglie sia scomparsa, che in realtà è a fare due tre, dieci venti chiacchiere con Gianni e a tarda ora torna a casa.

Pensate a ragazzi che rivoluzionano il mondo, passando il pomeriggio non davanti al pc, ma al tavolino sorseggiando tè come se fossero la reincarnazione di nobili inglesi.

No, no Imola non è pronta a tutto questo.

Sicuramente è pronta a Bibliotè e alle novità che Gianni e Alberto ci proporranno.

P.S. Se prendete un po’ di confidenza con i proprietari, fare due chiacchiere con loro sarà più salutare che star stesi sul lettino di uno psicologo.

P.S.2. Per l’assistenza psicologica i due ragazzuoli non si fanno pagare, ma se investite qualche soldino nelle loro magiche pozioni e in un bel libro, avete benefici che neanche gli psicofarmaci più noti, reggeranno il confronto.

Grazie a Marina per avermi portato per la prima volta in questo angolo di mondo magico.

Grazie a Gianni e Alberto (non li distinguo, un po’ come con Franco e Ciccio), per avermi fatto capire che non sono sola: ci sono altre persone dipendenti dai libri.

 

 

 

 

Chi trova Bibliotè, trova un tesoro.ultima modifica: 2016-08-04T19:04:32+02:00da D8_85
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