8 -Made in China- frazione Italiana.

Arriva il treno. Salgo e non capisco il ritardo di 15 minuti segnalato sul monitor, dato che mi sembra in perfetto orario.

Mi siedo dopo aver chiesto ad una coppia se i due posti davanti a loro sono liberi.

Il treno non si decide a partire.

Il messaggio registrato informa che il treno ha un ritardo di 15 minuti per problemi tecnici che verranno risolti al più presto.

Ah ok… ho capito…uff e ari uff.

Vabè pazienza non ho voglia di farmi venire il sangue amaro di prima mattina.

Sbuffo stile cartone animato e l’uomo seduto di fronte a me mi fa

“ Siamo partiti in ritardo già da Rimini” con uno sguardo comprensivo nei confronti del mio sbuffo stile “sfiatatoio di balena”

E la donna che lo accompagna mi guarda sorridendo.

Lei è una ragazza giovanissima, magra,vestita bene,giapponese o cinese (ammetto di non aver mai capito perfettamente qual è la differenza estetica tra le due nazionalità).

Lui un uomo che dimostra poco più dei cinquant’anni, robusto, capello brizzolato e lineamenti molto marcati..diciamo che non non è proprio un bell’uomo..non per essere cattiva ma non è il tipico cinquantenne affascinante che ti giri a guardare quando passa.

Assomigli di più ad un “sudista” (non vorrei usare il termine terrone e offendere qualcuno) imborghesito..ecco..si il sudista arricchito.

Anche  se non comprendo perché essendosi arricchito viaggia su un regionale..ma non voglio indagare.

Quando vedo queste coppie così anagraficamente distanti mi vengono sempre in mente le giovani donne che di solito accompagnano nei film i mafiosi.

So che ci sono coppie con dieci, quindici anni di differenza che sono innamorate più che mai..ma la mia testa fa questo abbinamento: donna giovanissima con uomo maturo = donna di un mafioso o losco individuo.

Eppure non guardo moltissima tv…ma in affetti i film sulla mafia mi piacciono.

Così decido che i miei nuovi amici consistono in una ragazza cinese che nel suo paese lavorava venti ore al giorno per una paga misera e ha optato per guadagnarsi da vivere sopportando un uomo non proprio affascinante e lui ha deciso che dato che ora ha i soldi perché non può usarli per comprare una barbie cinese?

Ormai sono anni che lui fa parte della mafia italiana e quando è andato in Cina per constatare che c’erano opportunità di guadagno ha trovato oltre ad un mercato fiorente d’importazione illegale d’involtini primavera; anche una concubina proprio come si usava per i re cinesi che arrivavano ad avere anche trentotto donne nel proprio palazzo ( l’ho sentito ieri in un documentario..interessante).

Quindi ora la nostra amica Kiko (la ragazzina cinese) passa le sue giornate a farsi bella e cuocere riso in bianco e pollo.

Mentre il nostro amico Gaetano (il sudista cinquantenne) girovaga per l’Italia in cerca di opportunità di guadagno e dato che sono qui in Emilia Romagna ho quasi la certezza che sia venuto qui per iniziare con il contrabbando di tortellini o i passatelli.

Spero che le piadine vengano escluse da questo mercato che ne sminuirebbe la loro unicità regionale… già Samuele Bersani voleva aprire una baracchina in India…poi voglio capire dove lo prendi lo squaccherone.. vabè non divaghiamo.

Mio Dio la mafia è ovunque.

Anche i tortellini di contrabbando.

Chissà Giovanni Rana  cosa penserebbe o cosa farebbe al mio posto..

Se al mio posto ci fosse stato il Signor Rana avrebbe tirato fuori dalla tasca interna destra della sua giacca un prosciutto di Parma, intero, e lo avrebbe usato come arma per atterrare Gaetano il mafioso per impedire che i nostri prodotti tipici venissero commercializzati dalla mafia.

Una volta atterrato avrebbe preso dall’altra tasca interna del giubbotto una forma intera di Parmigiano Reggiano e lo avrebbe legato, con la corda di un cotechino, ai polsi del sudista mafioso.

Lui si che un uomo.. che eroe..nonostante il cognome un po’ scabroso..ma nessuno è perfetto.

Bravo Giovanni.

 

Oh perbacco!!!Credo di esser stata scoperta… Kiko e Gaetano si parlano all’orecchio sotto voce e mi guardano entrambi con la cosa dell’occhio.

Oddio m’ingozzeranno con gli involtini primavera fino a farmi confessare che ho scoperto le loro intenzioni e che non andrò a denunciarli alla  polizia.

Io chiederò di non essere uccisa con gli spaghetti di soia, e loro mi diranno che mi terranno in vita solo perché hanno bisogno di qualcuno che sappia chiudere i tortellini nel loro colorificio industriale adibito a laboratorio di pasta fresca.

Avrò salva la vita e in cambio dovrò soltanto chiudere per venti ore al giorno, dei piccoli fagottini ripieni di riso alla cantonese che loro chiamano tortellini alla Bolognese.

Non so cosa sia peggio…morire o vivere con questo scempio quotidiano sotto gli occhi…

Inizia a mettermi un po’ d’ansia questa storia.

Siamo a San Lazzaro.

Mi guardo intorno: Giovanni Rana non si vede.

Devo agire da sola.

Mi alzo, faccio un sorriso ai miei nuovi datori di lavoro e vado davanti la porta del treno per evitare di essere acciuffata da Kiko e Gaetano. .. devo riuscire a scappare da questo destino.

Esco dal corridoio del vagone e mi appoggio accanto alla porta con l’intento di scendere di corsa appena il treno si fermerà alla stazione di Bologna Centrale.

Mi guardo di nuovo intorno.

Rana non c’è.

Aumenta la pressione sanguigna, credo che a breve avrò una crisi di panico. Non so se riuscirò a salvarmi da questa situazione.

C’è un ragazzo cinese appoggiato vicino all’altra porta.

Oddio sono circondata…..

 

 

8 -Made in China- frazione Italiana.ultima modifica: 2018-07-25T19:26:07+02:00da D8_85
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