Lettera a Babbo Natale di Gianluca.

Caro Babbo Natale,

sono Gianluca Longhi e non ti ho mai scritto una lettera da solo, perché ho imparato a scrivere benissimo da poco. Ho solo sette anni e le altre lettere che hai ricevuto da parte mia, in realtà le aveva scritte la mia mamma. scusa se quest’anno te la scrivo io e forte ci saranno degli errori, ma dopo mamma me la controlla.

Per le vacanze di Natale la maestra ci ha assegnato il tema “Cosa vorrei fare da grande.”. E’ tutto il giorno che ci penso e devo chiedere il tuo aiuto, non per il tema ma per quello che vorrei fare da grande.

Vorrei fare troppe cose, ho pensato di fare un cambio con la richiesta di un gioco con una richiesta per quando sarò grande. Volevo dirti che quest’anno non voglio un giocattolo, ne riceverò tanti dai nonni e dagli zii. Vorrei chiedere di realizzare dei desideri, si può? Hai anche tanto tempo per organizzarti.

A 13 anni vorrei saper giocare a calcio come mio fratello Marco, è bravissimo. Adesso gioca nella squadra della parrocchi,a ma tutti dicono che è il più forte tutti. Pensa se andrà in serie A e qualche anno dopo ci vado anche io. Due fratelli, come nel cartone animato Holly e Benji.

A 19 anni essere bravo a scuola come mio fratello Alessandro. Io a scuola non sono tanto bravo, preferivo l’asilo. Lui mi aiuta sempre con i compiti perché lui sa tutto. Alessandro non è proprio mio fratello al 100%, per me lo è perché quando io sono nato lui c’era già. Abbiamo il papà uguali e due mamme diverse. Sua mamma Clara è l’ex moglie di papà. Io voglio fare lo stesso lavoro di Clara che cura gli animali.  Però mi piacerebbe anche fare il dottore per i bambini come papà. Potrei fare per un po’ di tempo il dottore degli animali e per un po’ quello dei bambini, così decido quello che mi piace di più.

Da grande grande vorrei essere come la mia mamma che riesce a fare mille cose in una volta. Mamma è bravissima a fare la pizza, a giocare a Uno, a correre veloce e a ricordarsi un mucchio di cose. Se diventassi brava come lei, potrei fare il medico dei bambini e degli animali di giorno, la sera mi alleno a calcio e poi mangio la pizza che mi ha preparato lei e il sabato e la domenica gioco in serie A con mio fratello. Direi che è perfetto.

Quando sarò molto grande, un po’ vecchio come Giovanna e Graziano, vorrei avere una casa spaziosa come la loro, con il giardino. Giovanna e Graziano sono i nonni di Alessandro, non i nonni comuni, sono solo suoi nonni. A Natale e Pasqua andiamo sempre a pranzo a casa loro. Se è nevicato noi bambini e qualche grande passiamo la mattinata del giorno di Natale, a fare il pupazzo di neve. Quando i grandi ci chiamano, è ora di andare a tavola. Si mangiano un mucchio di cose buone, e poi si gioca tutto il pomeriggio. Siamo in tanti bambini ma non sono tutti miei fratelli o cugini.

Qualche giorno fa, a scuola, la maestra ci ha chiesto come avremmo passato il giorno di Natale e io ho raccontato del pranzo. La maestra ha detto “Ah però, che famiglia allargata.”. Io non sapevo cosa fosse una famiglia allargata e la sera l’ho chiesto a mamma.

Mamma ha detto che la mia famiglia è composta da me, lei, papà e Marco e i nonni. Gli altri come Alessandro, Clara, Andrea, Giovanna e Graziano formano la mia famiglia allargata cioè che non stiamo tutti nella stessa casa perché siamo troppi. Mamma ha detto che la nostra è una “famiglia allargata unita”. Vorrei avere una famiglia così quando sarò grande. Una famiglia formata dalle persone che si vogliono bene anche se non sono parenti tra loro e che non vivono sempre insieme.

Papà ha detto che non posso chiedere a Babbo Natale di realizzare dei desideri ma solo dei regali, perché non sei Gesù né il genio della lampada. Io provo a chiederti se è possibile per quest’anno crescere di altezza, almeno fino a superare Mirko così lui e i miei compagni di classe non mi possono più prendere in giro.

Se, come dice la mamma, non riesci a realizzare questo mio desiderio allora ti chiedo un gioco nuovo per la play station. Scegli tu, mi fido. Sono convinto che ce la puoi fare a realizzare i miei desideri per tanti motivi: te li ho scritti ora, ma solo uno è da realizzare quest’anno (quello dell’altezza). Gli altri li puoi realizzare quando non è Natale e non hai niente da fare. Ci puoi pensare quando sei al mare in agosto per esempio. Realizzare un desiderio è sicuramente più semplice che portare il regalo di Natale, a tutti i bambini in una sola notte. Ora smetto di scrivere perché mi fa male la mano.

Grazie e Buon Natale

Dimenticavo di chiederti una cosa. Ma tu hai una famiglia allargata?

Gianluca.

 

 

Lettera a Babbo Natale di Gianluca.ultima modifica: 2017-12-19T14:32:10+01:00da D8_85
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